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Accoglienza: ho una proposta

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La quota di stranieri residenti nel Lazio negli ultimi anni oscilla tra il 10-13% (635 mila persone nel 2020, più della metà dei quali cittadini di paesi europei, l’altra quasi metà soprattutto asiatici, seguiti da africani e latinos). La maggiore concentrazione (fino all’80%) è a Roma (centro, Municipi 5, 6 e 15) (dati IDOS).

Dati nazionali ci mostrano che i nuclei di soli stranieri sono i più a rischio povertà assoluta, ma anche che se facciamo buona accoglienza e puntiamo sulla relazione tutta la comunità ne beneficia, come dimostrano tante buone pratiche in comuni piccoli e grandi d’Italia che ospitano progetti del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI, già SPRAR).

HO UNA PROPOSTA

Piano regionale per asili nido e scuole infanzia comunali, accesso anche per chi non ha documenti.
Fondi regionali per le scuole pubbliche per laboratori di ingresso italiano L2 con docenti retribuiti

Piano pluriennale “Lingua e Lavoro”, ossia formazione professionale dei cittadini immigrati con accesso ai corsi preceduto da valutazione delle abilità e competenze possedute, durata del percorso personalizzata, borse di studio.

Filiera integrata dei Centri per l’impiego, servizi Orientamento al lavoro di associazioni e del Terzo Settore, aziende per tirocini, borse lavoro.

Attivazione di un tavolo regionale per il coordinamento delle politiche di accoglienza e integrazione nel Lazio, in particolare con riferimento ai minori stranieri non accompagnati, insieme ai rappresentanti del Comune di Roma e dei capoluoghi di provincia del Lazio, Ministero dell’Interno, ANCI, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Ufficio Scolastico Regionale, aperto alla partecipazione di rappresentanti delle comunità di stranieri presenti sul territorio e di enti e organismi locali.

Vota DEMOS e scrivi COCO e IANTOSCA alle elezioni regionali del 12 e 13 Febbraio.
Cartolina numero #7
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