Senza il tassello sui giovani il mio piano per la Regione che vorrei sarebbe incompleto.
Candidarmi è stato per me un atto di fiducia verso il futuro, un gesto per pormi al servizio degli altri, per mettere a disposizione le conoscenze, le esperienze e le competenze acquisite come giurista, ma anche come madre e come cittadina.
L’università e il lavoro sono stati l’ascensore sociale per me e per tantə della mia generazione, abbiamo avuto la fortuna di una giovinezza in un Paese che sapeva guardare al futuro e credeva di potercela fare.
In un momento di sconforto e sfiducia verso la politica, c’è molto bisogno di invertire la tendenza e ricominciare a costruire i presupposti per una società attiva, partecipante, a partire dalle più giovani, che nel panorama attuale hanno ragione di essere sconfortate e disinteressate.
La mia proposta di articola in tante azioni che si possono mettere in campo per politiche giovanili strutturate:
• Protagonismo giovanile e mobilità di apprendimento nei contesti locali, con la pianificazione e l’apertura di “Spazi Aperti, rigenerazione urbana e pianificazione strutturata per l’uscita dalla crisi economica; ampliamento degli spazi di partecipazione giovanile; inclusione digitale e riduzione dei divari dati dalle minori opportunità di carattere socioeconomico e geografico; offerta di servizi di trasporto e di alloggio maggiormente fruibili dalla popolazione giovanile per favorire la partecipazione alle azioni formative, esperienziali, relazionali e di aggregazione.
• Supporto, soprattutto a livello locale, dei percorsi di autonomia e protagonismo giovanile associati alla pratica di lavoro dello “Youth Work”; promozione del ricorso al dispositivo “Youthpass”, ovvero la certificazione europea predisposta dall’Unione europea per il processo di riconoscimento e validazione delle competenze acquisite nei contesti dell’educazione non formale.
Il futuro è già qui: è un nostro dovere mettere le nuove generazioni nelle condizioni di viverlo.
Cartolina #9