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Il mio programma

Democrazia è partecipazione: è il mio metodo di lavoro e il mio impegno con chi mi vorrà votare. La nostra Regione può e deve avere una buona politica e una buona amministrazione per garantire i servizi essenziali, i diritti e la dignità delle persone: salute, istruzione, casa, lavoro, ambiente, trasporti, politiche per i giovani, attenzione per le donne, per le persone fragili. Voglio lavorare per una Regione aperta, equa, solidale, accogliente.


Per tutto questo è essenziale l’accesso e l’uso ottimale e trasparente delle risorse, anche europee. La squadra c’è, DEMOS, insieme a tanti volontari, a tante amiche e tanti amici attivi, ai lavoratori della Regione, si può e si deve fare, insieme!


Crisi economica e sociale

Dopo la pandemia nulla è stato come prima. Il 2022 ci ha consegnato una guerra al confine orientale dell’Europa che mai avremmo immaginato, che si aggiunge ai tanti conflitti nel mondo, e poi la crisi energetica e l’inflazione che morde, colpendo lavoratori, pensionati, e la parte più fragile della società. Il Lazio non fa eccezione.

Manifestazione a La Sapienza dopo la condanna di Lucano + 26
per l’accoglienza diffusa a Riace

Agire locale e guardare globale, e vicerversa

Resto convinta che in uno scenario nazionale e internazionale in rapidissimo mutamento gli enti locali sono sempre di più un riferimento, un punto di contatto essenziale tra cittadini e istituzioni, tra politica e le necessità della comunità.Ora più di prima è importante assicurare un’ampia partecipazione ai processi decisionali. Ma con il coraggio di chi non si tira indietro rispetto alle sfide che ci attendono in un mondo in cui globalizzazione e anti-globalizzazione sono due facce della stessa medaglia.

In piazza del Popolo per la scuola durante il Covid

Cosa fare

La buona politica e la buona amministrazione, come le intendo io, lavora nell’oggi con la visione di ciò che può e deve fare nel medio e lungo termine. Per questo è necessario ascoltare in maniera attiva i bisogni espressi dai singoli e dalle formazioni sociali in cui si realizza la partecipazione.

in Piazza per la scuola

Libertà è partecipazione

Così cantava Giorgio Gaber. Eppure nelle mie esperienze di attivismo civico e nelle reti e nelle formazioni in cui ho lavorato negli ultimi anni, spesso non siamo stati/e ascoltati/e. Conosco il senso di frustrazione, quel senso di impotenza che accresce la distanza dalla politica e dalle istituzioni. Per questo il mio metodo di lavoro metterà al centro la dimensione orizzontale dell’agire politico. L’obiettivo è fornire risposte vere ai problemi veri, senza perdere di vista che gli utenti dei servizi e dei beni pubblici, come di quelli collettivi, sono sì cittadini ma innanzitutto persone in carne ossa.


Con Massimo in marcia per la pace

Il lavoro di squadra

In questa prospettiva, con Massimo Iantosca, medico stimato e conosciuto nel VII Municipio di Roma (area Cinecittà Est), abbiamo unito le forze e le competenze professionali per un programma di lavoro congiunto che mette al centro proprio i temi menzionati, pur restando sempre aperti al confronto e al dialogo per il contributo di tutte e tutti su:

  • SCUOLA PUBBLICA, che riaffermi il diritto a un’istruzione di qualità;
  • SERVIZIO SANITARIO davvero accessibile a tutte e a tutti;
  • POLITICHE GIOVANILI che diano ai giovani pieno protagonismo;
  • ACCOGLIENZA DIFFUSA per creare comunità territoriali inclusive e solidali;
  • DIRITTI DELLE DONNE, a partire dall’attenzione per i dati sulla violenza, nel Lazio particolarmente preoccupanti;
  • TRASPORTI PUBBLICI per garantire il diritto alla mobilità a chi abita in città e nelle aree di provincia;
  • AMBIENTE E SVILUPPO SOSTENIBILE, connessi al consumo e produzione responsabili.  
I diritti calpestati delle donne, in Iran e non solo

Cosa decide la Regione

La Regione ha un ruolo dirimente nella programmazione di politiche che toccano la vita quotidiana, i diritti essenziali dell’individuo e la salvaguardia di uno sviluppo sostenibile. Per uscire dall’attuale crisi, che è sempre più di sistema, il governo del Lazio deve adottare politiche strutturali che siano in grado di guardare al domani per garantire ai suoi 5 milioni e 700mila abitanti servizi essenziali e diritti della persona.


I fondi vanno usati per i diritti e la dignità delle persone

Una Regione aperta, equa, solidale, accogliente

Immagino una Regione aperta, equa, solidale, accogliente, che agisce in maniera efficiente e che risponde ai bisogni mediante l’utilizzo ottimale e trasparente delle risorse europee. La squadra di DEMOS ha ben chiara quale sia la prospettiva sociale a cui ispirarsi. Specie adesso che attraversiamo un momento economico difficile, in cui molti, troppi, rischiano di restare indietro.

Evento online su accoglienza organizzato dal Tavolo Lo Sai?

Le leggi regionali

La Regione ha i poteri e le risorse per intervenire con la legge annuale di Bilancio e le disposizioni normative che decide di approvare. Il quadro di riferimento per l’esercizio delle competenze è dato dalle norme e dai principi della Costituzione. Resto convinta che la rotta sia quella dei principi di equità ed uguaglianza sostanziale garantiti dall’articolo 3, insieme all’ancoraggio all’ordinamento internazionale e dell’Unione europea. La Regione deve contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030 e a quelli del PNRR, il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza approvato nell’ambito del Next Generation Eu.

In piazza Santi Apostoli per la pace

L’importanza di usare bene i fondi europei

A questo proposito la nostra Regione dovrà sviluppare maggiormente la competenza e la capacità di accedere ai fondi Ue con una formazione mirata, che coinvolga tanto le istituzioni quanto i soggetti attivi della società civile. I fondi devono essere finalizzati a progetti in linea con gli obiettivi europei e internazionali, tra cui quelli per l’emergenza climatica e ambientale e per la sostenibilità. Le risorse rese disponibili vanno monitorate lungo la filiera fino al conseguimento dell’obiettivo finale, in maniera trasparente e avendo sempre come fine esclusivo l’interesse e il bene pubblico. Devono essere premiate le imprese più virtuose, impegnate in una gestione improntata alla legalità, all’etica e alla responsabilità sociale.


E per te che leggi, qual è il problema più grave o il tema, l’obiettivo, il progetto o la proposta su cui la Regione Lazio dovrebbe lavorare? Vai ai contatti e scrivici. Facciamo un programma partecipato.